Trento, 26 agosto 2007
UN SANTUARIO SOCIALE
«Abbiamo perso per strada valori di fondo, un investimento in questa direzione»
Intervista a Iva Berasi di Vita Trentina di domenica 26 agosto 2007
Assessore Berasi, da che cosa è nata la proposta di trasformare il convento del Lomaso in un Centro di documentazione per l’ambito cooperativo?
Da un riscontro avuto seguendo diversi progetti nel campo della solidarietà internazionale. Quando all’estero parli di cooperazione rischi di non essere capito o addirittura di spaventare: penso a realtà quali l’Albania, dove questa parola è carica altri significati.
Forse anche a livello locale, al di là di generici richiami...
È reale per tutti il pericolo di ignorare un patrimonio di storia e di cultura come quello che è maturato nella nostra terra a partire dalla fine dell’Ottocento. Abbiamo bisogno di luoghi che aiutino la memoria e insieme la comprensione di che cosa significa fare cooperazione nell’oggi.
E qui vien buono il convento...
Sarebbe un modo per valorizzare questo complesso,rispettandone almeno in parte le finalità e caratterizzando la zona del Lomaso nella quale l’esperienza cooperativa ha avuto il primo sviluppo.
Una sorta di museo?
Il Centro di documentazione potrebbe essere un luogo nel quale ospitare giovani (e non solo), un riferimento per approfondire la storia e anche per guardare avanti, dando attualità all’intuizione di don Guetti.
A che cosa pensa?
Ad una sorta di “santuario”, che sia luogo di meditazione sociale. Certi valori di fondo, a mio avviso, li abbiamo persi per strada: questo luogo potrebbe aiutarci ad invertire la rotta.
Anche il Comune del Lomaso è interessato ad entrare in possesso della struttura...
Ho incontrato il sindaco, che mi ha manifestato l’intenzione di non lasciarsela scappare; nel contempo, è rimasto affascinato dalla proposta che gli ho ventilato.
E i costi?
Qui c’è un valore, indiscutibile: acquisirlo e restaurarlo rimane un investimento.
Per la zona potrebbe avere anche una ricaduta economica?
La finalità è quella di offrire un percorso di qualità, tenendo conto che non esiste a livello europeo un luogo del genere. Si potrebbe pensare a farne una meta per gite scolastiche, un punto per gemellaggi e gruppi di studio in un contesto di mondialità, Ben venga poi se l’iniziativa facesse aumentare anche il business...
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